dimecres, 21 de gener del 2009

Dimarts 20 de gener: Puig i les quatre columnes







Les quatre columnes, a la tardor
Acord final per restituir la columnata de Puig i Cadafalch a Montjuïc | Es recupera la visió frontal des de la plaça d'Espanya
El concurs per fer l'obra es farà aquest febrer
Notícia publicada al diari AVUI, pàgina 25. Dilluns, 19 de gener del 2009
per Carles Sabaté

Les quatre columnes que simbolitzen Catalunya tornaran a presidir Montjuïc aquesta mateixa tardor. L'Ajuntament de Barcelona convocarà aquest febrer el concurs per iniciar les obres de restitució de les quatre columnes jòniques de l'arquitecte i president de la Mancomunitat, Josep Puig i Cadafalch, enderrocades pel general Primo de Rivera. Després de dècades de peticions per part de diverses entitats catalanistes, i de compromisos incomplerts per part del mateix Ajuntament, l'obra de restitució es durà a terme aquest any. Abans d'acabar el 2009 estaran enllestides, segons les previsions municipals.

dilluns, 19 de gener del 2009

Palladio a Barcelona

http://www.enfasys.org/contrabanda/20081128-Zibaldone.mp3

Mercat de Sant Josep o de la Boqueria
Josep Mas i Vila, 1779-1855. Fou un arquitecte català.
Fill del també arquitecte barceloní Josep Mas i Dordal, va col·laborar amb el seu pare i li va succeir com arquitecte municipal l'any 1808. Autor també de la portada del Cementiri Vell de Barcelona al barri de Poblenou l'any 1840, en aquest mateix any va construir el mercat de Sant Josep o de la Boqueria, i va fer les reformes del mercat de Santa Caterina el 1844 juntament amb l'arquitecte Josep Buixareu.





Façana neoclàssica del palau de l'Ajuntament
D'estructura neoclàssica, té un esquema on s'avança la part central per a remarcar-la al primer pis amb quatre grans columnes amb capitells jònics que formen la balconada presidencial, on encara es pot veure la placa en relleu de Celdoni Guixà, que es va realitzar amb motiu de la inauguració de la Plaça de la Constitució, actual plaça de Sant Jaume. Sobre aquesta placa es va col·locar l'any 1852, un gran rellotge realitzat pel rellotger Garçon.
Seguint la simetria de la part central, els laterals estan formats per dos cossos de tres plantes amb finestres de mig punt a la planta baixa, finestres amb balconada al primer pis i finestres més petites al segon.

Andrea Palladio
(30 de novembre de 1508 – 19 d'agost de 1580), fou un arquitecte Venecià.

Projectà nombrosses cases («vil·les») i palaus, especialment a Venècia, Vicenza i els seus entorns on moltes de les seves obres, les «Viles de Palladio al Vèneto» estan protegides per l'UNESCO com Patrimoni de la Humanitat.
Palladio és considerat com l'arquitecte més influent i més imitat de tota l'Història de l'Arquitectura a Occident. De fet, els centenars i milers de cases, |esglésies, edificis públics amb façanes simètriques i semicolumnes adosades, rematats per un frontó, deriven d'una forma o altre dels dissenys d'Andrea Palladio.
Durant moltes generacions i per part de moltes escoles nacionals d'arquitectura, principalment les del món anglosaxó com l'arquitectura anglesa o la Arquitectura nordamericana s'ha considerat la seva arquitectura com el paradigma de la tradició clàssica.


I quattro libri dell'architettura



Frontespizio de I quattro libri dell'architettura

I quattro libri dell'architettura sono un trattato in quattro tomi pubblicato nel 1570 dall'architetto rinascimentale Andrea Palladio (1508-1580), che ispirò lo stile detto "palladianesimo". Rappresenta uno dei primi esempi di trattato illustrato.
Palladio iniziò a scrivere il trattato a soli 22 anni e lo arricchì poi con le proprie opere. La prima edizione de I quattro libri dell'architettura vide la luce a Venezia nel 1570. Seguono varie edizioni e rifacimenti posteriori, oltre a traduzioni in francese, olandese e inglese. All'interno di questo testo sono presenti illustrazioni atte a dimostrare le idee del Palladio circa la purezza e la semplicità dell'architettura classica, disegnate di suo pugno. Il libro riscosse notevole successo e ispirò l'opera di un gran numero di architetti fino a tutto il XIX secolo. L'architettura palladiana guadagnò popolarità in tutta Europa e, per la fine del XVIII secolo, fu conosciuta persino in America settentrionale.
Nei Quattro libri sono indicate regole sistematiche per il costruire ed esempi di progetti, cosa che all'epoca non era usuale. Anziché modelli da copiare, le tipologie architettoniche assumono la fisionomia di schemi compositivi dove poter esercitare infinite varianti. L'inconfondibile stile della villa palladiana si basa sull'applicazione di dettagli ad un sistema strutturale costruito in laterizio. Palladio presentò due canoni cui attenersi nelle costruzioni: regole di progettazione basate sull'aspetto e regole per l'edificazione basate sulla logica della costruzione della villa.
Il trattato è suddiviso in quattro tomi:
I libro: tratta la scelta dei materiali, il modo di costruire, le forme degli ordini architettonici in tutte le loro parti.
II libro: riporta i disegni delle costruzioni realizzate da Palladio. Tali raffigurazione talvolta si discostano dall'edificio costruito in quanto risentono di un processo di idealizzazione e adeguamento al maturo linguaggio del maestro.
III libro: descrive la maniera di costruire strade, ponti, piazze e basiliche.
IV libro: contiene i rilievi di un gran numero di edifici antichi.


Monticello

Thomas Jefferson, presidente degli Stati Uniti d'America e uno dei più fervidi estimatori di Palladio, una volta si riferì a questo libro definendolo "la Bibbia dell'architettura". Jefferson progettò la propria residenza di Monticello in stile neopalladiano.
















Monticello (pronunciato /mɒntəˈtʃɛloʊ/), situata presso Charlottesville, in Virginia, era la tenuta di Thomas Jefferson (terzo presidente degli Stati Uniti d'America). L'edificio è stato costruito su un progetto dello stesso Jefferson, ed è situato sulla cima di un colle delle Southwest Mountains.

Monticello, il cui toponimo è tratto direttamente dalla lingua italiana per indicare una piccola montagna, è stata inserita tra i patrimoni dell'umanità nel 1987, in coppia con l'Università della Virginia.

Un'immagine della facciata occidentale di Monticello venne impressa sulla moneta da 5 centesimi di dollaro statunitense tra il 1938 ed il 2003 (per poi ritornarvi all'inizio del 2006) e sulla banconota da 2 dollari tra il 1928 ed il 1966.

I lavori sulla proprietà di Monticello iniziarono nel 1768, e Jefferson abitò il padiglione Sud (un edificio esterno) a partire dal 1770. Il progetto originale si basava sullo stile classico del Palladianesimo. Quando Jefferson abbandonò Monticello nel 1784 per viaggiare in Europa, il progetto originale era stato in gran parte completato, con l'eccezione dei portici e delle decorazioni in legno intarsiato degli interni. Prima del ritorno, Jefferson ampliò la propria visione di Monticello per incorporare le caratteristiche tipiche degli edifici palladiani e delle rovine ammirate oltreoceano. I progetti originali vennero ammodernati a partire dal 1796. La costruzione di Monticello venne sostanzialmente completata nel 1809, con l'eccezione della cupola.

Jefferson morì il 4 luglio 1826, e Monticello venne ereditata dalla primogenita Martha Jefferson Randolph.

Un'organizzazione privata, senza scopo di lucro, la Thomas Jefferson Foundation, acquistò la casa da Jefferson Levy nel 1923, per poi farla restaurare dagli architetti Fiske Kimball e Milton Grigg. Monticello è attualmente adibito a museo.

Sebbene numerosi edifici siano stati ricostruiti o ristrutturati per riportare l'edificio ed il suo circondario alle medesime condizioni dell'epoca di Jefferson, nessuno dei ricoveri per gli schiavi è stato ricostruito, facendo scomparire in tale modo gli oltre 200 schiavi che erano li detenuti sotto le dipendenze del presidente americano.





14 gennaio 1909 (La Crosse, Wisconsin )
22 giugno 1984 (London, GB)

JOSEPH LOSEY








Non possiamo non citare il bellissimo film di Joseph Losey Don Giovanni, quasi interamente girato nelle ville palladiane, in particolare a Villa Capra la Rotonda, con un libero montaggio che la situa sulla laguna veneziana anzichè sul “monticello” nei pressi di Vicenza dove, in realtà si trova.